Parrocchia 
Santi Angeli Custodi

Francavilla al Mare - Chieti

Lettere e Documenti

I giovani li abbiamo persi da tempo

La lettera nella quale la Presidenza della CEI ha invitato i vescovi italiani a «porre le condizioni con cui aprirsi a nuove forme di presenza ecclesiale», in vista della ripartenza autunnale, non è casuale. Essa nasce da una preoccupazione, neppure troppo velata, di fronte alla constatazione che, dopo il lockdown, il ritorno alla celebrazione dell’eucaristia con il popolo è stato «segnato anche da un certo smarrimento (in particolare, una diffusa assenza dei bambini e dei ragazzi), che richiede di essere ascoltato».
Dopo le accese proteste, soprattutto di quella parte del mondo cattolico più attaccata ai riti e alle devozioni, contro la sospensione della celebrazione delle liturgie eucaristiche; dopo che la stessa Presidenza CEI aveva reagito con durezza contro il protrarsi di questa sospensione, arrivando a prospettare una violazione del diritto di libertà religiosa; dopo che si erano studiate minuziosamente le misure per conciliare la tutela della salute e il corretto svolgimento delle funzioni – dopo tutto questo, sembra che le chiese, ora che sono state riaperte, restino mezze vuote, perché molti – soprattutto i giovani – continuano a disertarle.

Laici francesi: trasformare la Chiesa

Come Trasformare la Chiesa cattolica? Come ripartire dopo la devastazione degli abusi uscendo dal clericalismo e da una predicazione sessuofobica per una pratica sinodale ed ecclesiale nella vita dei credenti? Undici laici cattolici di Francia hanno proposto alcune indicazioni in proposito.
Sollecitati da Michel Camdessus, ex direttore generale del Fondo monetario internazionale ed ex membro del Consiglio pontificio Giustizia e pace, una decina di figure di alta professionalità (fra queste Yves Berthelot ex sottosegretario dell’ONU, Xavier Larere ex direttore generale di Antenne 2, l’ammiraglia della televisione pubblica, Pierre Achard, ispettore generale delle finanze) sviluppano le loro proposte in una trentina di pagine (a cui vanno aggiunti tre saggi storico-teologici di p. Hervé Legrand).
Con franchezza e libertà gli autori si sintonizzano sulla volontà di riforma di papa Francesco e alimentano una corrente di riflessione che in Francia conosce voci importanti anche recenti. Come quella di G. Lafont, Immaginare la Chiesa cattolica, di J. Moingt, Faire bouger l’église catholique, M. Bellet, La quarta ipotesi. Sul futuro del cristianesimo, A. Borras, Communion ecclésiale et synodalité, H. Legrand, Vatican II, un avenir oublié.
Nella Chiesa francese elementi strutturali come il rinnovo nei prossimi due anni di una ventina di sedi episcopali (su circa 80) e la riduzione dei seminaristi (quest’anno chiudono i seminari di Lille e di Bordeaux) si mescolano a dibattiti pubblici vivaci come quelli sugli abusi (dalla sentenza assolutoria verso il card. P. Barbarin all’attesa per le conclusioni della commissione Sauvé sugli abusi che chiuderà i suoi lavori fra un paio di mesi) o le studiate provocazioni di alcune donne credenti (A. Soupa si è candidata alla sede episcopale di Lione e sette credenti si sono proposte per l’ordinazione diaconale).

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