Il Teatro come strumento di lavoro
su di sé e sulla disabilità
In un momento delicato come quello che stiamo attraversando, è bello pensare di poter presentare in anteprima, in questa sede, un’iniziativa territoriale come il progetto “Una maschera per ri-trovarsi”.
L’iniziativa portata avanti con il sostegno del Comune di Francavilla al Mare e dell’Istituto A. Volta, ed il partenariato territoriale che vede l’Associazione Orizzonte ODV (www.associazioneorizzonte.it) come capofila e la Parrocchia degli Angeli Custodi, la Palestra C.M. Fight Academy, la compagnia teatrale Maramè come partner, vuole essere uno spiraglio di luce e di ottimismo.
Mai come in questo momento parlare di disagio risulta essere un tema comune a tutti. Chi di noi può dirsi lontano dal vivere dei problemi personali, familiari e/o lavorativi? Chi di noi può affermare di essere immune a tutto quello che stiamo vivendo?
Ma se da un lato questo stato di chiusura e di fermo destabilizza e ci mette tutti in uno stato di precarietà, continua, dall’altro, fosse anche per il solo istinto di sopravvivenza, in molti di noi attiva un’energia, un moto interiore, una forza di volontà e di azione che spinge le persone a fare quello che prima magari non avrebbero fatto.
E proprio su questa scia di entusiasmo e di forza di andare avanti e di ri-partire che nasce il progetto qui presentato: “Una maschera per ri-trovarsi”. In uno spazio protetto ai ragazzi diversamente abili del territorio, due volte a settimana sarà attivata una scuola di recitazione per lavorare sulle abilità residue dei ragazzi con disabilità del territorio e i loro fratelli.
Perché la scelta del teatro? Lavorare sull’interpretazione di un personaggio, sull’imparare un copione, sull’immedesimarsi e calarsi in un contesto diverso dal quotidiano, pone le premesse per far sì che ciascun ragazzo potenzi le proprie abilità comunicative, il linguaggio, le capacità attentive, mnemoniche, espressive… la gestione degli spazi, del tempo… e la collaborazione preziosa con diverse realtà del territorio pone tutti i presupposti per far sì che questa iniziativa sia, non solo un’occasione di crescita per alcuni ragazzi con disabilità, ma anche un’opportunità per lavorare sull’inclusione “familiare”, sull’importanza delle Onlus, delle ASD, dell’associazionismo in genere, del volontariato, del coinvolgimento dei giovani in attività iniziative che stimolano una cittadinanza attiva, una sensibilità al disagio, all’aiuto del prossimo.
Perché ne parliamo in questa rubrica? Per mettere in circolo della buona energia. Per innalzare le vibrazioni, per far sì che le belle notizie possano trovare uno spazio, una dimensione dedicata e siano, una parentesi rosa nel grigio.
"Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell'uomo di dare un senso alla vita", affermava un grande drammaturgo, Eduardo de Filippo e, come scrisse Claudio Meldolesi, storico delle arti sceniche: “E’ immaginazione contro emarginazione, possibilità infinita contro impossibilità”.
Tra le diverse possibilità infatti, da anni l’Associazione Orizzonte ODV sceglie il teatro come attività laboratoriale da proporre ai suoi ragazzi; ma quest’anno la grande novità non è soltanto la possibilità di coinvolgere attivamente i fratelli degli utenti così da avviare un percorso di sostegno alle famiglie e di inclusione al loro interno, ma anche e soprattutto l’aprirsi alla scuola superiore, alla palestra, alla parrocchia per fare rete, per fare squadra e trasmettere in un’ottica olistica e corale un messaggio di speranza, di ottimismo. Per tutti i giovani del territorio, ci piacerebbe che questa iniziativa fosse un’occasione di riflessione, di lavoro interiore. Attraverso la possibilità di poter arrivare a loro mediante un piccolo corso on line che pone come argomenti centrali la disabilità, il volontariato, l’emarginazione, l’inclusione… a tutti gli interessati, tra i 16 e i 19 anni, sarà proposta una piccola esperienza di sensibilizzazione e orientamento allo stesso tempo.
Ognuno in questa iniziativa può fare la sua parte ed ognuno può essere portatore di un semino da piantare nel terreno fertile vicino a sé.
Non c’è messaggio più importante di questo oggi: siamo divisi, ma non separati. Siamo distanti, ma non siamo lontani. E soprattutto non siamo soli.
Se volete saperne di più, collegatevi su Facebook venerdì mattina 5 marzo alle ore 10.30, sarà un’occasione per saperne di più.
Scritto da Giulia Di Sipio, Diplomata in Counseling Relazionale (iscrizione albo nazionale An.Co.Re n.275), nel 2013, specializzata in Counseling Gastronomico, Consulente Genitoriale, da anni collabora come volontaria con l'Associazione Orizzonte Onlus (www.associazioneorizzonte.it) nelle sue attività per facilitare l'inclusione e l'autonomia dei ragazzi diversamente abili, promuovere iniziative volte a sostegno delle famiglie con disabilità potenziare le occasioni di lavoro per una buona genitorialità.