Parrocchia 
Santi Angeli Custodi

Francavilla al Mare - Chieti

SOLENNITÀ DEL CORPO E SANGUE DI CRISTO (GV 6,51-58)

Entrare nella gloria – Frati Minori Cappuccini di Lombardia

 

IL PANE, CAPACE DI DARE UNA VITA CHE RIMANE


Il giorno dopo la moltiplicazione dei pani, a Cafarnao Gesù è raggiunto dalla folla, che lo cerca proprio per il miracolo che egli ha compiuto. E alla folla Gesù risponde con un lungo discorso nel corso del quale invita a cercare non il pane che perisce, ma quello che dura per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo darà. Poi identifica questo pane, capace di dare “una vita che rimane”, con Lui stesso, con la sua parola, con la sua vita: «Sono io il Pane vivo disceso dal cielo». C’è infatti un pane che ci è offerto dal mondo e che attira intensamente il nostro desiderio; non solo il pane della tavola, ma tutti i beni materiali che rendono ricca e gradevole la nostra vita: la ricchezza e il successo, la carriera e il piacere. Tutto questo è una specie di “pane”, ma, nella riflessione di Gesù, non “pane vivo”; è pane perché ci nutre e soddisfa qualche nostro bisogno, ma non è pane vivo perché non nutre in pienezza la nostra umanità. Tutti i giorni noi abbiamo bisogno del cibo necessario per sopravvivere e non possiamo farne a meno; nello stesso tempo, però, il cibo materiale non riesce a rendere umana la nostra vita. In questo modo Gesù ci ricorda che la ricchezza, anche abbondante, non garantisce che noi siamo buoni, e il successo, anche abbagliante, non garantisce che noi siamo onesti e responsabili. È invece proprio questo che ci dona Gesù, pane vivo: se lo accogliamo veramente, se assimiliamo le sue parole, se ci lasciamo guidare dal suo Spirito, se lo seguiamo attentamente come suoi discepoli, tutto questo ci rende più umani e più autentici. Naturalmente non è l’atto materiale di mangiare l’eucaristia che salva, ma l’adesione di fede, cioè di tutto il nostro essere a Cristo. Fare la comunione non è un semplice rito culturale, è una professione di fede. Può fare realmente la comunione solo chi riconosce nel pane eucaristico la vita di Cristo donata per la salvezza del mondo; chi accetta di collocare la sua vita entro lo spazio aperto nel mondo da questa azione di Gesù; chi è disposto a seguire Gesù sulla vita dell’amore e della croce.

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