Come facilitare la scelta post maturità di vostro figlio
Anni impegnativi per tutti quei ragazzi che, in procinto di terminare il loro percorso di studi alle scuole superiori si preparano al grande salto che li vedrà impegnati in una nuova fase della loro vita, quella universitaria.
Come affrontare la questione
La scelta della facoltà a cui iscriversi è un momento molto importante nella vita di un ragazzo. Spesso i genitori non sanno come aiutare i propri figli e, la difficoltà tra il suggerire un percorso piuttosto che un altro, spesso è bilanciata dalla tendenza di lasciarli liberi di scegliere il loro indirizzo.
Come rapportarsi dunque a questo momento così delicato? Influenzare oppure fare un passo indietro? Come essere di aiuto, di supporto senza rischiare di essere considerati “invadenti”?
Creare un’atmosfera familiare non ansiosa e distesa è il primo passo.
Ascoltare quali sono i desideri potenziali del ragazzo anche alla luce del passato, ricordando insieme tutti gli episodi in cui si è espresso spontaneamente, può essere un buon inizio. Non abbiate fretta, ma ponetevi in una posizione neutra: “Se fossi al tuo posto, considerate le passioni che mi sembra che tu abbia io… Se mi trovassi nella tua posizione, riflettendo su quello che mi racconti…”sono frasi che possono aiutare il dialogo.
Non ponetevi come coloro che già sanno la risposta esatta. Lasciate che i vostri figli prendano consapevolezza dell’importanza della scelta e lasciate a loro la responsabilità del percorso che li poterà alla decisione. Siate specchi. Riflettete loro la posizione che solitamente assumono, gli atteggiamenti che di solito hanno, le preferenze che in generale esprimono… e guidateli dolcemente nella strada che li condurrà ad una preferenza.
Molto interessante sarebbe per esempio fare insieme un’analisi del rendimento degli ultimi anni scolastici, le materie che hanno maggiormente coinvolto vostro figlio/a, parlare di quelle che sono le ambizioni, le paure, i sogni…
Considerando le aspettative e le attitudini, da genitori si può facilitare la scelta aiutando a fare luce lì dove magari si brancola nel buio.
Fate una ricerca insieme
Sul web è ormai pieno di siti on line dove si possono fare dei test attitudinali, dove si trovano i diversi piani di studio, le prospettive di lavoro, le soft skill che una determinata carriera universitaria richiede e i possibili sbocchi dopo la laurea.
Fate in modo che l’argomento “università” non sia un tabù, un terreno ostile che lascia affiorare vulnerabilità e permette alla conversazione di divampare in una minacciosa discussione dai toni alti.
Può essere utile prendere nota insieme, magari su di un foglio, i pro e i contro di un determinato percorso, gli aspetti di disagio e di risorsa di una facoltà, di una università piuttosto che un’altra.
Valutate con serenità le difficoltà di un certo corso di laurea ed il tempo per laurearsi… riportate magari la vostra personale esperienza di vita, ma siate chiari nel parlare: è la Vostra esperienza, non quella di vostro figlio. Lui farà la sua! Può solo trarre degli spunti di riflessione confrontandosi con il vostro trascorso!
Tanti anni fa, quando dovetti scegliere il mio personale percorso, trovai ad esempio molto utile un’indagine statistica sul numero degli iscritti alle diverse facoltà rapportato alle persone che trovavano più facilmente lavoro. È inutile spingere verso un orientamento che magari non offre sufficienti possibilità solo perché è quello che più vi piace o che maggiormente corrisponde ai vostri ideali, non credete?
Ogni periodo storico ha le sue peculiarità. Analizzate insieme quello che vi trovate ad affrontare mettendo insieme le caratteristiche personali, il temperamento, le attitudini.
Il ragazzo deve sentirsi padrone della propria scelta, altrimenti potrebbe non responsabilizzarsi e mollare alla prima difficoltà.
Non vuole più studiare
E se dal confronto dovesse emergere che vostro figlio/a non volesse più studiare?
Provate insieme a parlarne. Cercate di lasciare da parte il giudizio (nemico silenzioso, ma spesso presente…) e sforzatevi di mettervi nei suoi panni, di comprendere se sta attraversando un periodo difficile nell’evoluzione adolescenziale o se si sente insicuro ed ha bisogno di essere motivato e valorizzato.
Valutate insieme le convenienze e quali possono essere le resistenze a cercare altro invece dello studio per andare avanti; spesso si tratta di un’opposizione dispettosa e competitiva, ma a volte accade che il ragazzo ha delle buone idee, delle interessanti intuizioni e facilitarlo nella sua espressione può aiutare voi a capire e lui a delineare il percorso più idoneo nella concretizzazione dei suoi progetti.
Desidera un anno di pausa
…e se vi chiedesse un anno sabatico dopo la maturità? Sovente accade che questa richiesta non venga presa in considerazione da molti genitori, ma anche in questo caso, non sarà certo il conflitto a rendere più semplice il momento! Ricordatevi il ruolo che da genitori dovreste assumere, ossia quello di guida verso l’autonomia. Analizzate insieme le diverse opzioni e opportunità. Dialogate e verificate quali sono le idee di vostro figlio. Potrete sempre trovare insieme una mediazione, un punto di incontro.
Un periodo lontano dai libri per apprendere una nuova lingua o fare un’esperienza all’estero potrebbe essere una valida alternativa magari!
Suggerite di fare insieme delle ricerche su internet su quali potrebbero essere le diverse possibilità ad un inizio immediato di percorso universitario. A livello nazionale ed europeo ci sono spesso progetti interessanti per i giovani. Proprio di recente ne è stato presentato uno che la stessa Parrocchia ha sponsorizzato: il Servizio Civile Universale.
Concentratevi sull’importanza che voi avete in questo momento cruciale nella vita dei vostri figli e lasciate che siano loro a mostrarvi attraverso il dialogo, i silenzi, le resistenze… dove necessitano di un supporto, di una rassicurazione, di una guida.
Tutto ciò può allargare le vedute e far sentire il ragazzo più protagonista della propria vita e del proprio futuro e niente può rassicurare di più un giovane che sapere di avere i suoi genitori accanto.
Scritto da Giulia Di Sipio, Diplomata in Counseling Relazionale (iscrizione albo nazionale An.Co.Re n.275), nel 2013, specializzata in Counseling Gastronomico, Consulente Genitoriale, da anni collabora come volontaria presso l'Associazione Orizzonte ODV (www.associazioneorizzonte.it) per facilitare l'inclusione e l'autonomia dei ragazzi diversamente abili, promuovere iniziative volte a sostegno delle famiglie con disabilità, potenziare le occasioni di lavoro per una buona genitorialità e con la Parrocchia degli Angeli Custodi per offrire un supporto pratico ed emotivo a chi ne sente il bisogno. Se desideri ricevere maggiori informazioni sul servizio “La famiglia al centro” o “Ascoltiamoci” , chiama pure il numero 347 1692195, fisseremo un colloquio conoscitivo. Anche telefonico. Parliamone Insieme.