DIO HA DETTO IL SUO AMORE ALL’UOMO UNA VOLTA PER SEMPRE
Gesù di Nazaret ha preteso di poter rivelare all’uomo il volto misterioso di Dio, quel volto che Mosé aveva invano desiderato di contemplare e nel quale gli angeli stessi temono di dirigere lo sguardo. Pretesa immensa, che suona paradossale. Pretesa così grande che per accoglierla, la Chiesa ha riconosciuto in Gesù il Figlio stesso di Dio, secondo le parole del vangelo di Giovanni: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità» (Gv 1,1.14).
Nasce un bambino e mi fa sperare nel nuovo; ma subito mi si presenta l’immagine parallela del vecchio nel quale la novità è ormai consunta. Anche qui la vita sembra pareggiare con la morte, come la luce s’alterna con le tenebre. Mi aggrappo allora al maestro: il suo insegnamento sull’amore presenta una forza che lo rende sempre valido e vigoroso. Ma anche questo non mi quieta: da duemila anni quelle parole forti risuonano agli orecchi dell’uomo, ma il suo cuore sembra rimasto arido. A che serve un insegnamento stupendo se noi siamo alunni ottusi? Il mondo è rimasto quello di prima, chiuso nel suo egoismo becero e incapace di spiccare un volo liberante.
Proviamo allora a salire l’ultimo gradino: Gesù di Nazaret, Figlio di Dio nel quale Dio stesso si rivela. «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16).
Solo qui solo troviamo la novità assoluta. Perché se Gesù Cristo è il Figlio di Dio, allora Dio ha detto il suo amore all’uomo una volta per sempre; allora c’è un fondamento solido (l’amore di Dio per l’uomo) su cui l’uomo può costruire la sua vita; allora c’è una speranza che nemmeno la morte è in grado di cancellare; allora l’amore rimane vittorioso, sia che io riesca a viverlo pienamente, sia che debba ammettere vergognosamente i miei fallimenti. Se in Gesù Cristo Dio si è fatto vicino, allora Natale è davvero una buona notizia, l’unica notizia che non diventa vecchia col passare del tempo.