Parrocchia 
Santi Angeli Custodi

Francavilla al Mare - Chieti

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (LC 1,1-4; 4,14-21)

Commento al Vangelo del giorno – 24 Gennaio – Oggi si è compiuta questa  Scrittura!

LUCA, UN VANGELO PER DIVENIRE SALDI NELLA FEDE

           

Iniziamo con questa domenica la lectio cursiva del terzo vangelo che ci accompagnerà durante tutto l’anno. La liturgia ci offre tre brani introduttivi: il prologo del vangelo (1,1-4); i versetti redazionali che introducono la sezione del ministero in Galilea (4,14-15) e il discorso nella sinagoga di Nazareth (4,16-21; il resto del racconto lo leggeremo domenica prossima con i vv. 22-30).

Nel prologo Luca rivela di non essere il primo a scrivere un Vangelo, quando rende noto a Teofilo, il suo destinatario, che altri hanno già compiuto l’impresa che egli si accinge a fare. Ci tiene inoltre a precisare che la sua opera è il frutto di ricerche accurate, basate sulla testimonianza oculare, che si è formata a partire dall’esordio del ministero di Gesù e del suo ingresso nella storia degli uomini. Teofilo, “l’amante di Dio”, modello del lettore di ogni tempo, non è un destinatario passivo, bensì è invitato in prima persona a “rendersi conto della solidità degli insegnamenti che ha ricevuto”. In altre parole, con il suo racconto Luca non intende rendere più erudita la fede di Teofilo, ma anche e soprattutto di renderla più forte nella testimonianza.

A differenza degli altri sinottici, il terzo evangelista sceglie di iniziare il racconto della predicazione pubblica di Gesù con questo episodio nella sinagoga di Nazareth. Quanto avvenne a Nazareth non è dunque solo la prima uscita pubblica di Gesù, ma il programma della sua vita, il manifesto della sua missione e della sua identità. Questo episodio infatti rivela chi è Gesù, cosa farà e come lo farà, e mette in luce la reazione dei suoi contemporanei, prefigurando anche la fine tragica della sua vita, con il rifiuto e la morte causata da coloro che invece avrebbero dovuto accoglierlo.

Gesù a Nazareth, quel giorno, leggendo le Scritture, e precisamente il profeta Isaia, vede nelle parole del profeta descritto quello che era accaduto a lui, e riconosce nella missione del profeta quella che doveva essere anche la sua missione. E la sua missione sarà essenzialmente quella di “portare il lieto annuncio ai poveri”, coloro cioè che sono beati e ai quali appartiene il Regno di Dio (cf. Lc 6,20), coloro che vivono in situazione di disponibilità a ricevere, come chi ha bisogno di tutto per vivere, e che hanno anche la disponibilità a dare, come la povera vedova.

Nella persona e nell’opera di Gesù tutto è determinato da Dio. Dio stesso si volge al suo popolo per mezzo di Gesù. Perciò la presenza di Gesù, oggi, è un momento di grazia particolare.

 

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